È arrivata l'ora solare, nonostante la Commissione europea si fosse detta favorevole ad abolire lo spostamento delle lancette. Abbiamo detto addio all'ora legale (forse per sempre) nella notte tra sabato 27 e domenica 28 ottobre, quando abbiamo spostato l'orologio di un'ora indietro, con la possibilità di dormire di più. Questo passaggio, secondo alcuni studi, provocherebbe però non pochi disturbi. Questa sorta di jet lag colpisce soprattutto i bambini e gli anziani con effetti duraturi. Ad essere messo a repentaglio è il meccanismo sonno-veglia. Con il buio, infatti, sintetizziamo la melatonina, una sostanza che concilia il riposo e più difficile da produrre durante l'ora legale, quando il sole sorge più tardi.

Più felicità col cambio

I Paesi dell’Europa meridionale analizzati – Italia, Spagna e Portogallo – sono quelli che traggono più vantaggio dal cambio dall'ora solare a quella legale. Innanzitutto il passaggio all’ora legale aumenta la felicità: più ore di luce fanno crescere i livelli di serotonina che migliora umore e sonno. D'altro canto però i risparmi in bolletta sono veramente minimi col cambio. In Italia nel periodo marzo-ottobre 2017 il risparmio energetico è stato di 567 milioni di kWh, che corrispondono al consumo medio annuo di elettricità di oltre 200 mila famiglie. Il risparmio economico conseguito secondo i calcoli del report. Una cifra che se divisa però per il numero di punti di prelievo, mostra che il risparmio è minimo: circa 3 euro a utenza.

Ma anche danni alla salute

Gli svantaggi relativi al cambio di ora in Italia riguardano però la salute. “Cambiare due volte l’anno l’orologio interno delle persone potrebbe causare danni. Stress, fatica e malessere sono i sintomi del cambio di ora. Tra i principali effetti sul nostro corpo, confermati dalla ricerca scientifica, rientrano: perdita di sonno, mancanza di concentrazione, problemi cardiaci, possibili incidenti stradali”, afferma lo studio che cita anche quello che il professor Luigi Ferini-Strambi, esperto in disturbi del sonno, disse al Corriere della sera: “Il giorno successivo all’introduzione dell’ora legale in primavera si verifica un aumento dell’ormone cortisolo e della pressione del sangue e c’è un incremento degli accessi per infarto negli ospedali”.

Nel sud Europa

Sempre sul versante meridionale, in Spagna il principale vantaggio riguarda il numero di ore diurne in estate: fa buio molto tardi e ciò ha un effetto positivo sul turismo e sull’economia del Paese. In Portogallo il risparmio annuo di energia, conseguito grazie al cambiamento orario, si attesta intorno all’1%. Così come gli italiani e gli spagnoli, i portoghesi propendono per l’ora legale tutto l’anno.

Nel complesso maggiori gli effetti negativi del cambio

“Sembra chiaro che gli effetti negativi del cambio di ora siano superiori ai benefici in termini di risparmio energetico per cui l’iniziativa della Commissione Europea di abolire il cambio stagionale di ora è buona e per questo abbastanza consensuale tra i vari paesi”, conclude lo studio che però avverte: “L’abolizione del cambio di ora fa sorgere una domanda molto importante, quella della scelta dell’ora legale o solare per ciascun Paese. Questo potrebbe portare alla creazione di differenze di fuso orario tra i Paesi europei oggi maggiormente allineati sul fuso di Bruxelles, creando disagi nel mercato interno”.